Il cambiamento e gli obiettivi: 5 parole chiave

Con l’arrivo del nuovo anno, oltre a fare i bilanci dell’anno in chiusura, è normale farsi una lista di “buoni propositi”, porsi dei nuovi obiettivi, pensare a dei cambiamenti.
Sia in psicoterapia che nella vita di tutti i giorni è importante fissarsi degli obiettivi di cambiamento, ed esistono alcune regole di base da tenere in mente quando ci si pone dei traguardi da raggiungere.

Ecco alcuni consigli che si possono sintetizzare in cinque parole chiave.

Specifico

Niente è più inconcludente di un obiettivo vago. È importante specificare bene quali azioni hai intenzione di intraprendere, quando le farai e chi coinvolgerai.
Pensare a “prendersi cura della propria salute” è troppo indeterminato; altra cosa è decidere di cominciare ad andare in palestra il lunedì e il giovedì.
Più specifico è l’obiettivo, meglio è, perché ci costringe a pensare alla sua realizzabilità.

Significativo

Un obiettivo deve essere carico di importanza personale. Se scegli un obiettivo in base ad una convenzione sociale, o perché vuoi piacere agli altri, o per seguire una regola considerata buona dalla maggioranza delle persone, non andrai molto lontano.
È importante radicare un obiettivo ai propri valori: prima o poi nel realizzare un obiettivo incontrerai delle difficoltà, e solo se ti sei posto un obiettivo di valore personale avrai la costanza di perseguirlo al di là di tali difficoltà.
Si può pensare di smettere di fumare perché me lo chiede mia moglie, oppure perché penso che sia importante salvaguardare la mia salute. È chiaro che la perseveranza sarà maggiore se il mio obiettivo è davvero guidato dai miei valori personali.

Adattivo

È importante fissarsi degli obiettivi che, in previsione, arricchiscono la tua vita, la rendono migliore e piena di significato. Questo aspetto non è scontato, anzi è la base: un obiettivo ha valore se ha una ripercussione generale sul miglioramento della nostra qualità di vita.

Realistico

Alcune persone si pongono obiettivi impossibili: questo è un buon modo per non iniziare mai a perseguirli.
Un elemento importante da prendere in considerazione quando ci si pone un obiettivo  è la “fattibilità”. Ho abbastanza tempo per realizzarlo? Ho abbastanza risorse economiche? Ho le competenze per farcela?
Questo esame di realtà è fondamentale perché mi costringe a fare i conti con il “limite”, che noi tutti abbiamo, e che dobbiamo tenere presente per evitare un sicuro fallimento.

Inquadrato nel tempo

Coerentemente con la “specificità” e con la “fattibilità”, è importante determinare un periodo di tempo all’interno del quale pensi che tu possa realizzare l’obiettivo.
Anche questo esercizio di previsione ci costringe a fare i conti con aspetti concreti e ad evitare la vaghezza. Essere vaghi nel prevedere i tempi non ci aiuta, perché non ci “radica” al calendario, anzi, ci dà tutta una serie di scusanti per rimandare l’avvio del nostro impegno.
Inquadrare nel tempo un obiettivo significa anche darsi dei momenti di valutazione su come stiamo andando, se siamo nella direzione giusta, se quello che facciamo continua ad avere un senso per noi, se dobbiamo modificare il nostro percorso.

Un ultimo consiglio. Nel porsi degli obiettivi è importante differenziarli in base al tempo e alla loro grandezza.
Darsi cioè obiettivi immediati (da portare a termine nell’arco di ventiquattr’ore, che siano semplici), a breve termine (nell’arco di giorni), a medio termine (nell’arco di settimane), a lungo termine (nei prossimi mesi o anni).
Questo è importante perché i piccoli obiettivi immediati hanno la funzione di “caricarci”, mentre i grandi obiettivi hanno bisogno di tempi lunghi per essere portati a compimento.

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